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La Santissima e Vera Croce

L'anno nel quale la fede, la riconciliazione e la solidarietà brillano di luce propria a Caravaca de la Cruz, una delle cinque città al mondo che vantano l'Anno Giubilare in perpetuum.

Ti sei mai chiesto da dove viene il nome Caravaca de la Cruz? Se hai in mente visitare la città, sicuramente vorrai sapere l'origine del suo nome. In realtà, la nascita della città risale a secoli fa e il suo nome ha molto a che fare con la cristianità.

Il simbolo della provincia di Caravaca è la croce patriarcale, ovvero, a due braccia. Si tratta di un "Lignum Crucis", schegge della croce in legno nella quale Cristo fu crocifisso. Col passare degli anni, la croce è diventata un souvenir da portare via per chiunque abbia visitato Caravaca.

Vi sono molte leggende intorno alla Vera Croce, infatti, tutte le storie e leggende raccontano una "misteriosa" comparsa di questa croce nel castello di Caravaca nell'anno 1231. In questo periodo predomina la presenza musulmana nella penisola iberica. Tanti cristiani furono incarcerati, tra i quali, il sacerdote Ginés Pérez de Chirinos. Al sacerdote gli fu ordinata la celebrazione di una Messa, però, in mezzo alla liturgia il sacerdote si rifiutò di continuare perché mancava nell'altare il crocifisso. Secondo la leggenda, due angeli scesi dal cielo entrarono dalla finestra trasportando un "Lignum Crucis". Posteriormente, si è verificato che questa reliquia proveniva da Gerusalemme. .

Ulteriormente si è anche verificato che si trattava della Vera Croce, momento dal quale il simbolo ha fatto parte dello stemma municipale.

Confraternita della Santissima e Vera Croce

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